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Sono un Codardo!

È  ufficiale, sono un codardo. Questa deve essere l'unico spiegazione,  non riesco a trovare altro motivo. Non esiste ragione per la quale ogni qualvolta che le cose diventano inportanti,  ogni volta che non so cosa mi aspetta,  ogni volta in cui mi spaventa fare quel che va fatto sento quel insano istinto  di acappare via, di correre  più  lontano possibile, sperando che per ogni passo  svanisca ogni problema, per ogni  metro guadagnato  non ci sia modo di raggiungermi. Fuggo da problemi, gioie , dolori  qualsiasi cosa che possa mettermi con i piedi per terra per darmi  quegli schiaffi che merito.  La mia mancanza di responsabilità  mi ha portato lontano, in un mondo pieno di paure e insicurezze nelle quali non riesco a ricordare nemmeno chi sono,  cosa voglio  ma soprattutto  dove  voglio  andare. Ma oggi faccio un passo indietro, inseguo i miei incubi , abbraccio le mie paure,  convinto che sia l'unico  modo per trovare buna strada nuova,  o almeno  l'unico modo per smettere  di vivere  nel terrore di me stesso.

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Il Ripensamento

Neanche una settimana. Poco è durato il mio periodo di astinenza dai social. Dopo cinque giorni ho subito riattivato i miei profili social,  non per pubblicare , non per condividere o leggere quel che hanno scritto gli altri: per egoismo e voglia di protagonismo. Per quanto allo stesso tempo  mi son sentito una merda del fatto che il mio Rivoluzionario gesto del disattivare i social  sia passato talmente inosservato che anzi una merda ha più risalto. Io che ho li ho riattivati proprio per evitare che venissi dimenticato, mi sono accorto che in realtà già lo ero da un bel pezzo;   non sono un profilo appetibile, non faccio tendenza. Passo inosservato. Io amante del sentirmi al centro della scena  non mi ero mai accorto di dare le spalle al pubblico , anzi che fondamentalmente il pubblico le desse a me. Ma poco importa, almeno se casco non lo nota nessuno. Anzi questo non lo capisco invece , tutti a guardare altrove ma quando casco tutti che si girano. Bah. Me ne ritorno nel mio ang

Il viaggio

A me Piace scrivere, così come mi piace suonare. Entrambe queste cose non so se le riesco a far bene o nel modo giusto, ma di sicuro sono entrambi azioni che faccio con l'anima. Ho trovato ispirazione nel scrivere questa canzone immaginando la vita come un viaggio, come un treno dove gli avvenimenti sono il "panorama" da osservare, da godersi. E così come tutte le cose belle si ha la sensazione e l'istinto di volerlo condividere con qualc uno. Ho scelto di dedicarla a  Francesco  e a  Egi Cirigliano  che hanno deciso di intraprendere questo viaggio insieme, dandomi ispirazione per scriverlo.  Ma allo stesso tempo voglio dedicarlo a tutti coloro che hanno una persona speciale al loro fianco. L'idea che c'è dietro è di ascoltare questa canzone proprio guardando negli occhi la persona con la quale si vuole intraprendere questo viaggio. Voglio ringraziare in maniera smisurata anche  Silvio de Filippo , insieme al batterista(che mi perdonerà se non riesco a cita

Festa della Donna.

Visto il clima avrei voluto iniziare con un mio spogliarello online. Ci ho messo quasi un anno per imparare ad utilizzare Photoshop; però poi ho pensato che solo con le “diapositive” non avrebbe reso. Quindi devo fare altro, devo fare qualcosa per le donne, devo rendere concreto il mio impegno nei confronti delle donne, perché diciamoci la verità… ci vuole tanto impegno con le donne. Devo rendere ancor più vero questo mio femminismo, provare con le mie parole, con le mie esperienze, con le mie convinzioni a cambiare il punto di vista anche solo di una sola persona, o perlomeno provare a conquistarmi una femminista. Dai che non è vero, però è vero che sono single.. sono qui... E quale modo migliore di raccontare le donne se non raccontando di donne. Poi il mio è solo un punto di vista. E per quanto non se ne dica ne ho viste. La prima è “Piuma” che spogliandosi delle sue insicurezze, delle sue paure, mi ha dato con il tempo la consapevolezza che anche le parole hanno un peso. Le