Dopo un'attenta riflessione sono giunto ad una conclusione ormai quasi ovvia: Smetto di essere social. Niente Facebook, niente Instagram. Nessun surrogato di realtà per me.
Questo non vuol dire per forza che debba diventare asociale, voglio solo essere social come lo si era una volta, quando ancora chi lo era lo si chiamava "socievole".
Voglio cambiare i post ed i mi piace con battute e sorrisi veri, con emozioni reali.
Ho capito che preferisco andare da solo in posti dove non conosco nessuno, pieni di potenziali interlocutori, più che restare in una piazza virtuale circondato da "amici" che oltre al like sulle foto in cui vengo taggato, non conoscono minimamente come sono fatto e cosa penso e ne tanto meno gliene importa un fico secco, come non importa a me.
Voglio una vita più concreta, più tangibile. Voglio una vita in cui non devo ostentare le mie gioie, le mie paure e i miei dolori. Voglio una vita da trascorrere la sera al bar con quel amico che ti chiede come stai perché te lo legge in faccia che qualcosa non va, non perché nel tuo ultimo post hai scritto di non star bene. Vasco vorrebbe una vita spericolata, io mi accontento di una vita con qualche scossa di adrenalina. Non sarò ipocrita, quindi lo scrivo che vorrei una vita senza lacrime e senza dolori, malgrado anche questo non lo si possa avere, ma so che mi sforzerò per quanto posso almeno di non provocarne, con la speranza che la vita per quanto ingiusta , provi a contraccambiare.
Voglio una vita, la mia vita non quella che vogliono farmi credere.
Questo non vuol dire per forza che debba diventare asociale, voglio solo essere social come lo si era una volta, quando ancora chi lo era lo si chiamava "socievole".
Voglio cambiare i post ed i mi piace con battute e sorrisi veri, con emozioni reali.
Ho capito che preferisco andare da solo in posti dove non conosco nessuno, pieni di potenziali interlocutori, più che restare in una piazza virtuale circondato da "amici" che oltre al like sulle foto in cui vengo taggato, non conoscono minimamente come sono fatto e cosa penso e ne tanto meno gliene importa un fico secco, come non importa a me.
Voglio una vita più concreta, più tangibile. Voglio una vita in cui non devo ostentare le mie gioie, le mie paure e i miei dolori. Voglio una vita da trascorrere la sera al bar con quel amico che ti chiede come stai perché te lo legge in faccia che qualcosa non va, non perché nel tuo ultimo post hai scritto di non star bene. Vasco vorrebbe una vita spericolata, io mi accontento di una vita con qualche scossa di adrenalina. Non sarò ipocrita, quindi lo scrivo che vorrei una vita senza lacrime e senza dolori, malgrado anche questo non lo si possa avere, ma so che mi sforzerò per quanto posso almeno di non provocarne, con la speranza che la vita per quanto ingiusta , provi a contraccambiare.
Voglio una vita, la mia vita non quella che vogliono farmi credere.
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