Ci sono dei momenti in cui è importante decidere, quei momenti in cui non sei tu a metterti di fronte ad una scelta, ma sei costretto a scegliere e basta.
Viviamo in un moto perpetuo e continuo , dove le nostre strade si mischiano alle insidie e i dolori alle gioie. Quei momenti in cui ti senti spaesato , dove quello in cui hai sempre creduto vacilla, traballa ed è difficile restare in piedi. Si è costretti a cadere a guardare tutto da un altra prospettiva. Tutto viene rimesso in discussione, tutto viene ripreso in ballo. Molto probabilmente nel mio caso amplifico tutto. Per quanto non lo dimostri ho la testa che continua a macinare pensieri di cui spesso quelli inutili vengono espulsi dalla bocca, e di solito quello di cui parlo, quello che mi trovo a dire è solo lo scarto di tutto quello che penso. Ma esistono le canzoni ed esiste questo blog, gli unici che ascoltano tutto quel penso che mi porto addosso. Così ti fermi e cerchi di guardare cosa ti frulla realmente sulle spalle , tra gli orecchi, in quel posto che per tutti è vuoto. E ti ritrovi sommerso, inondato di parole che cercavi di nascondere. Ed è proprio in quel momento,
Quando tutto sembra ritorcersi contro; quando sembra di aver imboccato una strada senza ritorno; quando il mondo resta in piedi mentre sprofondi in quel abisso.
E' in quel preciso instante che si deve trovare la forza di reagire.
Ma siamo abituati a credere che nel rialzarsi bisogna continuare a percorrere lo stesso sentiero, quello che ti ha mandato fuori di rotta.
Sarà vero?!
Non lo so. Ma troppe volte sono caduto ed altrettante volte mi son rialzato. Ho ricominciato a camminare sulla stessa strada, la stessa via ed ogni volta mi son ritrovato a terra.
Ma questa volta è diverso.
Piove e a terra e umido. Mi rialzo pieno di fango e smetto di percorre questa strada, dove non sono io a cadere ma gli altri a spingermi a terra. Cambio percorso, cambio itinerario. Stavolta a scegliere sono io e non sono le scelte a prendere me.
Ho la mia strada da percorrere, ho i miei obbiettivi da raggiungere.
E se è vero che il destino ha qualcosa in serbo per me, sarà lui a dover riprogrammare tutto.
Io scendo da questo treno, cambio stazione. Sicuramente incontrerò nuovi passeggeri e sarà bello ricominciare.
Perché stavolta scelgo io. Stavolta sono io. E lo sarò sempre.
Viviamo in un moto perpetuo e continuo , dove le nostre strade si mischiano alle insidie e i dolori alle gioie. Quei momenti in cui ti senti spaesato , dove quello in cui hai sempre creduto vacilla, traballa ed è difficile restare in piedi. Si è costretti a cadere a guardare tutto da un altra prospettiva. Tutto viene rimesso in discussione, tutto viene ripreso in ballo. Molto probabilmente nel mio caso amplifico tutto. Per quanto non lo dimostri ho la testa che continua a macinare pensieri di cui spesso quelli inutili vengono espulsi dalla bocca, e di solito quello di cui parlo, quello che mi trovo a dire è solo lo scarto di tutto quello che penso. Ma esistono le canzoni ed esiste questo blog, gli unici che ascoltano tutto quel penso che mi porto addosso. Così ti fermi e cerchi di guardare cosa ti frulla realmente sulle spalle , tra gli orecchi, in quel posto che per tutti è vuoto. E ti ritrovi sommerso, inondato di parole che cercavi di nascondere. Ed è proprio in quel momento,
Quando tutto sembra ritorcersi contro; quando sembra di aver imboccato una strada senza ritorno; quando il mondo resta in piedi mentre sprofondi in quel abisso.
E' in quel preciso instante che si deve trovare la forza di reagire.
Ma siamo abituati a credere che nel rialzarsi bisogna continuare a percorrere lo stesso sentiero, quello che ti ha mandato fuori di rotta.
Sarà vero?!
Non lo so. Ma troppe volte sono caduto ed altrettante volte mi son rialzato. Ho ricominciato a camminare sulla stessa strada, la stessa via ed ogni volta mi son ritrovato a terra.
Ma questa volta è diverso.
Piove e a terra e umido. Mi rialzo pieno di fango e smetto di percorre questa strada, dove non sono io a cadere ma gli altri a spingermi a terra. Cambio percorso, cambio itinerario. Stavolta a scegliere sono io e non sono le scelte a prendere me.
Ho la mia strada da percorrere, ho i miei obbiettivi da raggiungere.
E se è vero che il destino ha qualcosa in serbo per me, sarà lui a dover riprogrammare tutto.
Io scendo da questo treno, cambio stazione. Sicuramente incontrerò nuovi passeggeri e sarà bello ricominciare.
Perché stavolta scelgo io. Stavolta sono io. E lo sarò sempre.
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