Cambiamenti. Sono ovunque. Si amano, si odiano, si posticipano , si invidiano, si reclamano , si sognano o si perdono. Qualsiasi sentimento si provi nei loro confronti, non contano nulla, loro arrivano , grandi o grossi che siano, e inesorabilmente entreranno a far parte della tua vita. La trasformano, ma non in meglio o peggio,solo in un' altra, bella e brutta in un modo tutto suo, in un modo così diverso, in un modo che sembra quasi come prima, già... "sembra". Per quanto possa sembrare sempre la stessa, ogni giorno è uno nuovo. Poi possono essere pesanti o leggeri.
Tutto sta nel rendersi conto di quando arrivano, perché tranquilli e indolenti ti salgono delicati sulle spalle , si fanno indossare, e silenziosi si mettono in risalto agli occhi di chi sa guardare, di chi non sa quale cambiamento indossa. E poi ci sono i cambiamenti pesanti, che ti piombano davanti , si incastrano per terra e tentano di farti cadere, nella speranza che resti a fargli compagnia o che vogliono solo darti l'occasione di rialzarti per farti sentire come è stato duto l'urto. Oppure i più precisi, che dall'alto ti arrivano direttamente addosso, per evitare che tu li possa schivare. Ti fanno sfondare il pavimento e andare giù. E non puoi far altro che ringraziarlo una volta che ti ha preso. Perché è solo sfondando il pavimento che ti accorgeri che sotto i tuoi piedi non c'è un fondo più profondo...ma altri pavimenti e mondi da esplorare che si spalancano a te per essere cambiati.
Neanche una settimana. Poco è durato il mio periodo di astinenza dai social. Dopo cinque giorni ho subito riattivato i miei profili social, non per pubblicare , non per condividere o leggere quel che hanno scritto gli altri: per egoismo e voglia di protagonismo. Per quanto allo stesso tempo mi son sentito una merda del fatto che il mio Rivoluzionario gesto del disattivare i social sia passato talmente inosservato che anzi una merda ha più risalto. Io che ho li ho riattivati proprio per evitare che venissi dimenticato, mi sono accorto che in realtà già lo ero da un bel pezzo; non sono un profilo appetibile, non faccio tendenza. Passo inosservato. Io amante del sentirmi al centro della scena non mi ero mai accorto di dare le spalle al pubblico , anzi che fondamentalmente il pubblico le desse a me. Ma poco importa, almeno se casco non lo nota nessuno. Anzi questo non lo capisco invece , tutti a guardare altrove ma quando casco tutti che si girano. Bah. Me ne ritorno nel mio ang
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